Catania. Sciopero di 4 ore e sit in alla Zona Industriale Flai Fai Uila in difesa del contratto dei lavoratori del settore alimentare
Mandrà (Flai): “Buon contratto che migliora la condizione dei lavoratori dell’industria alimentare e che prevede, a regime, un aumento di 119 euro in busta paga”
Sciopero di 4 ore oggi anche a Catania, da parte dei lavoratori del settore alimentare, indetto a livello nazionale da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil per rivendicare il contratto firmato il 31 luglio scorso solo da una parte delle organizzazioni datoriali come “unico contratto nazionale” e rigettare i tentativi di frammentazione contrattuale. A Catania si è svolto un presidio di Flai, Fai e Uila, davanti allo stabilimento “Coca Cola” della Zona industriale. Le azioni di lotta prevedono anche il blocco delle flessibilità, degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive.
“Ci saremmo aspettati da parte di Confindustria e di Federalimentare, in una fase delicata come quella che stiamo vivendo, – dichiara il Segretario generale della Flai Cgil di Catania, Pino Mandrà – maggiore sensibilità ed un riconoscimento ai lavoratori del settore alimentare che durante il lockdown, insieme ai lavoratori della sanità, hanno svolto un ruolo fondamentale, assicurando l’arrivo dei generi alimentari sulle tavole degli italiani ed esponendosi maggiormente al contagio da covid-19. Confindustria, Federalimentare e una parte delle imprese del settore hanno deciso di intraprendere una direzione diversa non sottoscrivendo il contratto del 31 luglio, anche se giorno dopo giorno cresce il numero di aziende che, al contrario, ha deciso di aderire.
Con questo sciopero – prosegue Mandrà – vogliamo far cambiare idea a Confindustria, ribadendo la necessità di un contratto unico per il settore alimentare e opponendoci al tentativo di frammentazione del contratto nazionale che vede in campo non solo le organizzazioni datoriali, ma anche alcune forze politiche. Per il prossimo 9 novembre è già stato indetto un nuovo sciopero di 8 ore. Quello sottoscritto il 31 luglio – chiude il Segretario generale della Flai etnea – è un buon contratto che migliora la condizione dei lavoratori dell’industria alimentare e che prevede, a regime, un aumento di 119 euro in busta paga”.
(9 ottobre 2020)
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